Un’avventura canadese tra città e cascate: Montreal, Toronto e Niagara

Esiste un modo migliore per esplorare il Canada se non con una buona dose di ironia e una mappa piena di domande senza risposta? Io dico di no. E così, con spirito avventuroso e una sana dose di sarcasmo, mi sono immerso in un viaggio epico attraverso Montreal, Toronto e le leggendarie Cascate del Niagara. Preparatevi amici, perché questa è la storia di come un viaggiatore solitario ha sfidato il Nord selvaggio con un sorriso sulle labbra e una valigia piena di aspettative.

La mia avventura ha avuto inizio nella vivace Montreal, dove ho trascorso due notti cercando di capire se il mio francese scolastico sarebbe servito a qualcosa. Arrivato in città in serata, ho deciso di iniziare la mia esplorazione culinaria cenando nel centro della città. Ho cercato un ristorante autentico, e dopo un’ottima cena canadese ho raggiunto l’hotel per riposarmi dal lungo viaggio.

Il giorno seguente, mi sono diretto all’Isola di Sant’Elia per una vista mozzafiato sullo skyline di Montreal e successivamente era d’obbligo un pranzo al Lester Deli nel quartiere ebraico.

Essendo l’unico straniero nel locale, ho deciso che ero diventato ufficialmente un “turista segreto”, pronto a conquistare il mondo con il mio pastrami poco ortodosso.

Poi, dopo un giro per il centro che ricorda stranamente Parigi (o così dicono), ho raggiunto la vetta del Mont-Royal per ammirare un tramonto che, beh, sembrava decisamente meno romantico di quanto mi aspettassi. 

Il terzo giorno, dopo un viaggio in autobus che sembrava durare più a lungo di una maratona, sono arrivato a Toronto, dove ho subito affrontato il problema più urgente: l’hamburger. Poi ho fatto una passeggiata per ammirare la CN Tower illuminata, chiedendomi se ci fosse un’opzione per acquistare azioni in uno degli hamburger locali.

Il giorno dopo, mi sono imbattuto in un festival orientale nella piazza del comune, dove ho scoperto che le mie competenze con le bacchette erano al quanto. Poi ho esplorato la Graffity Alley, dove migliaia di graffiti mi hanno fatto domandare se il mio senso dell’arte fosse completamente sballato o solo parzialmente distorto. La sera, al Madison Avenue Pub, ho sperimentato un’esperienza che ha messo alla prova tutte le mie capacità di multitasking, con biliardo, discoteca e la sensazione di essere finito in un episodio di “Twilight Zone”.

Le Cascate del Niagara erano la ciliegina sulla torta di questa esperienza. Dopo essere sceso dall’autobus mi sembrava di essere in  una città fantasma, ho però finalmente raggiunto il fulcro dell’azione. Dopo essermi bagnato fino alle ossa dal giro in battello fin sotto la cascata, ho goduto di uno squisito panino con le meatballs. E per concludere non potevo non tornare bambino salendo sulla grande ruota panoramica. 

L’ultimo giorno, dopo aver passeggiato per il centro di Toronto e visitato il Royal Ontario Museum, ho gustato un cono gelato dal tipico carretto americano. Nel pomeriggio, ho preso il battello per raggiungere le Toronto Islands, un insieme di isolette dove sorge un grande parco e una spiaggia che si affaccia sull’oceano. Al tramonto, ho goduto di una vista unica sullo skyline della città. Così si è conclusa la mia avventura canadese.

E così, con un misto di ironia e meraviglia, la mia avventura canadese giunge al termine. Con le tasche piene di esperienze e le guance bagnate dall’acqua delle cascate, mi dirigo verso nuovi orizzonti, consapevole che non importa quanto strano possa sembrare, c’è sempre una nuova avventura in attesa. Ora, chi ha voglia di un altro panino con le polpette?

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